Comunicato n 3/2011 del 21/04/2011

“Favorisca la licenza!” GFOSS.it alle Giornate Italiane di GvSig

A Udine l’associazione ha parlato di Open Data

L’intervento di Alessandro Furieri, presidente di GFOSS.it, alle quarte giornate italiane di GvSig (1) che si sono tenute a Udine dal 19 al 21 aprile, è stato vivamente apprezzato e ha destato qualche sorpresa.

Il presidente ha ricordato l’operato di tre hacker di eccezione che hanno imposto la liberazione dei dati del settore pubblico sotto il loro dominio: Barack Obama, presidente degli Stati uniti, David Cameron, premier britannico e Bertrand Delanoé, sindaco di Parigi.

Follia o politiche lungimiranti? GFOSS.it ovviamente propende per la seconda ipotesi. I dati appartengono ai contribuenti, sono vitali per la ricerca scientifica e la nuova conoscenza non può essere sacrificata sull’altare del profitto.

Benissimo avere a portata i mouse i servizi web-gis di tutte le Regioni, ma va detto che se non viene messo a disposizione il dato grezzo di origine non si fa Open Data. I dati devono (e non “possono”) essere disciplinati da una licenza precisa, altrimenti non sono utilizzabili. Ad oggi solo il Piemonte ha deciso di pubblicare i dati grografici in Open Data.

A questo punto c’è stata una leggera sorpresa dei padroni di casa della regione Friuli Venezia Giulia che da diversi anni mette a disposizione gli shapefiles della infrastruttura dati territoriale irdat, ma questi dati (come quelli del Veneto e di molte altre Regioni) non sono accompagnati da una licenza appropriata e pertanto non sono dati aperti.


(1) http://www.gvsig.org/web/community/events/giornate-italia/2011/documenti-e-articoli

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